DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Giuseppe Dilillo
Con l’attribuzione dell’autonomia alle scuole, ai Capi di Istituto è riconosciuta la qualifica dirigenziale (D. Lgs. 59/97). Essi assumono in tal modo le stesse funzioni degli altri Dirigenti del Pubblico Impiego (definite nel D. Lgs. 29/93) così come modificato ed integrato dal D.L.vo 2710/2009 n° 150 . Con l’autonomia scolastica i dirigenti rispondono, agli effetti dell’art. 20, in ordine ai risultati.
In particolare il Dirigente della scuola:
- ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane.
- organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali.
- prende le distanze da ogni impronta di autoritarismo e si attesta sul principio della negoziazione e condivisione.
- garantisce l’unitarietà della gestione della scuola, la qualità dell’offerta formativa e i relativi risultati;
- individua e valorizza tutte le risorse della scuola, umane e strumentali;
- esercita un controllo sui processi decisionali propri, degli Organi Collegiali e dei soggetti singoli abilitati;
- costituisce punto di equilibrio tra il patrimonio culturale esistente e le innovazioni da introdurre nella realtà scolastica;
- vigila sulla legittimità delle delibere degli OO.CC. e sulla relativa esecuzione;
- incrementa, attraverso la formazione continua in servizio, le proprie competenze pedagogiche, culturali e professionali;
- esercita la funzione di guida e controllo nelle fasi progettuali, gestionali e valutative del P.O.F.;
- sollecita e guida le attività di ricerca e sperimentazione orientate allo sviluppo della scuola e del territorio;
- provvede, esercitando la capacità negoziale, alla stipula di accordi, convenzioni e contratti;
- cura i rapporti con le famiglie e con enti, istituzioni e aziende
svolge attività di mediazione tendente a neutralizzare eventuali conflitti, recuperando un clima relazionale sereno e gratificante, elemento qualificante dell’immagine positiva della scuola.